Nella Memoria sulla economia delle acque da ristabilirsi nel regno di Napoli Monticelli delineò la sua visione programmatica delle azioni occorrenti per emendare i disordini naturali del regno, maturata nella temperie culturale dell’illuminismo tardo settecentesco. A farla, tre grandi cose debbono mandarsi ad effetto: cioè collo scolo delle acque ristagnanti restituire alle pianure ed alle coste la antica salubrità; rivestire di selve e di piantagioni i monti e i luoghi, dove si crederanno necessarie e giovevoli; e supplire con dei serbatoj all’aridità di alcune regioni. Vi compare precisa consapevolezza della necessità di tenere legati tutela dei versanti montuosi, risanamento delle pianure e costituzione di riserve di acqua. A leggere queste parole vien fatto di pensare che esse potrebbero ancora funzionare come declinazione sintetica delle attuali strategie di adattamento al cambiamento climatico volte alla mitigazione dei rischi naturali e al superamento delle emergenze idriche.