L’illustre autore, di ferrata fede borbonica – ma anche fermamente convinto dell’assoluta necessità per il nuovo regno delle Due Sicilie di proseguire nel segno di profonde riforme strutturali – nel 1824 è nominato Direttore Generale dell’Amministrazione di Ponti e Strade, già istituita per Regio Decreto murattiano del 1811.
Il primo volume (1832) dell’opera è corredato di 2 tavole incise su rame, ripiegate fuori testo e raffiguranti una la carta del Lago del Fucino e l’altra la Carta Idrografica ed itineraria della Sicilia Citeriore. Da gran conoscitore degli aspetti fisici ed amministrativi del territorio meridionale l’autore redige una dettagliata descrizione topografica ed idrografica dei bacini più importanti del Regno delle Due Sicilie, dagli Abruzzi alla Calabria. Di notevole valore documentario i capitoli dedicati nel primo volume ai Bacini dei fiumi Garigliano, Volturno e Sele.